Penalizzati i genitori che lasciano il lavoro retribuito
I genitori che lasciano il lavoro retribuito per dedicarsi ai figli, in caso di divorzio avranno meno soldi in tasca. L’ha deciso il Tribunale federale a inizio 2021.
In precedenza, se un genitore senza attività lucrativa divorziava dopo i 45 anni riceveva una rendita dall’ex coniuge. Ora le cose sono cambiate. Di principio dopo il divorzio, ogni genitore deve mantenersi da solo.
Quando i genitori si separano, bisogna finanziare due economie domestiche invece di una.
Se durante la convivenza i genitori sono riusciti a conciliare famiglia e lavoro retribuito, avranno meno difficoltà economiche.
Se invece un genitore si occupa dei figli e non riceve un salario, in caso di divorzio sarà penalizzato.
In precedenza, se un genitore senza attività lucrativa divorziava dopo i 45 anni riceveva una rendita dall’ex coniuge. Ora le cose sono cambiate. Di principio dopo il divorzio, ogni genitore deve mantenersi da solo.
Quando i genitori si separano, bisogna finanziare due economie domestiche invece di una.
Se durante la convivenza i genitori sono riusciti a conciliare famiglia e lavoro retribuito, avranno meno difficoltà economiche.
Se invece un genitore si occupa dei figli e non riceve un salario, in caso di divorzio sarà penalizzato.
Comunicato del Tribunale federale.pdf | |
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Separazione: se il figlio va a scuola bisogna lavorare al 50%
In linea di principio, il genitore che si occupa dei figli dopo la separazione deve avere un'attività lucrativa:
- di almeno il 50% da quando il più piccolo inizia la scuola dell'obbligo
- di almeno l'80% dall'inizio della scuola media
- e del 100% dai sedici anni.
Lo dice il Tribunale federale nella sentenza 5A_384/2018 (paragrafo 4.7.6).
Siccome ora la scuola dell'infanzia è obbligatoria, il genitore che ha la custodia dei figli deve lavorare almeno al 50% da quando il figlio più piccolo ha la possibilità di frequentarla. Per chi compie gli anni entro il 31 luglio, l'obbligo scolastico inizia a settembre.
- di almeno il 50% da quando il più piccolo inizia la scuola dell'obbligo
- di almeno l'80% dall'inizio della scuola media
- e del 100% dai sedici anni.
Lo dice il Tribunale federale nella sentenza 5A_384/2018 (paragrafo 4.7.6).
Siccome ora la scuola dell'infanzia è obbligatoria, il genitore che ha la custodia dei figli deve lavorare almeno al 50% da quando il figlio più piccolo ha la possibilità di frequentarla. Per chi compie gli anni entro il 31 luglio, l'obbligo scolastico inizia a settembre.
Comunicato del Tribunale federale in tedesco | |
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Comunicato del Tribunale federale in francese | |
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